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Inferno sulla Terra – Commercio di carne di cane in Thailandia

Il traffico di cani destinati al mercato della carne che si snoda tra Thailandia e Vietnam, soprattutto lungo il fiume Mekong, coinvolgerebbe circa duecentomila animali vivi ogni anno. Queste le stime degli attivisti per i diritti animali che lavorano sul territorio, e che parlano di creature disidratate, affamate, stressate, costrette a viaggiare in condizioni di aberrante sovrappopolamento (fino a venti esemplari chiusi in una sola gabbia), accatastati in camion che arrivano a contenere anche mille individui, e che viaggiano per giorni.
Non è affatto raro che alcuni cani, alla fine del viaggio, vengano trovati morti per soffocamento o compressione.
“Ovviamente, quando i cani sono costretti in tali condizioni di sovraffollamento arrivano a mordersi l’un l’altro per lo stato di grande stress”, spiega Tuan Bendixsen, direttore di Animals Asia Vietnam. “Qualsiasi movimento un cane faccia, qualcun altro lo morde”.
Ammesso e non concesso che questi animali arrivino vivi alla fine del viaggio, non hanno comunque finito di soffrire.
Una credenza popolare del luogo sostiene che paura e stress migliorino il sapore della carne, ed è quindi pratica abbastanza comune continuare a mantenere gli animali rinchiusi in ambienti piccolissimi e profondamente traumatizzanti.
La fine che li attende è terribile: picchiati a morte, o decapitati di fronte ai loro simili che aspettano il loro momento per esalare l’ultimo respiro. Un destino che li accomuna, in occidente, agli animali “da reddito” che, nei mattatoi, sono costretti ad assistere alla morte di chi li precede.
In alcuni casi, i cani asiatici vengono anche scuoiati vivi. Le loro pelli verranno poi utilizzate per inserti in pelliccia da poco prezzo che molti occidentali indossano senza la benché minima consapevolezza.
“I cani sono animali molto intelligenti, e sanno esattamente cosa sta succedendo ai loro simili”, continua Bendixsen.
La vendita, di norma, avviene in Paesi come il Vietnam e la Cina, dove mangiare carne di cane è da sempre un fatto culturale.
“In questo tipo di spedizioni vi sono cani di tutti i tipi e di tutte le razze. Pelo lungo, pelo corto. Alcuni vengono addirittura acquistati. Altri presi dalla strada, dai templi, persino dai giardini delle persone”. Dalley aggiunge che i cani da compagnia sono i più ricercati perché di indole più mansueta, e pertanto più semplici da catturare.
Il Vietnam, da solo, consuma annualmente carne di cane per un equivalente di oltre un milione di esemplari: non a caso il traffico sul solo Mekong è in tale espansione. In Thailandia, poi, una legge a protezione degli animali non esiste e Soy Dog da tempo cerca la collaborazione delle istituzioni per colmare questo gap legislativo.

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